Il Belgio

"C'est parce que la vitesse de la lumière est supérieure à celle du son, que tant de gens paraissent brillants avant d'avoir l'air con!"
E' perchè la velocità della luce è maggiore rispetto a quella del suono, che molta gente appare brillante prima di avere l'aria stupida!"

INDICE

  • ARCHITETTURA
  • LETTERATURA
  • MUSICA
  • TEATRO
  • BANDIERA





  • ARCHITETTURA

    In architettura gli influssi più importanti del romanico e del gotico arrivati dall'area francese, sono stati assorbiti e ripensati dai belgi, soprattutto nell'architettura civile (municipi, piazze e beffrois), dando vita allo stile universalmente riconosciuto come fiammingo.La scuola fiamminga nasce nel XV secolo a Brugge con l'opera dei fratelli Van Eyck, il cui modello influenzerà il modo di dipingere nelle più importanti corti europee, e raggiunge la propria perfezione nell'età barocca con l'opera di Peter Paul Rubens, attivo soprattutto ad Anversa. La pittura fiamminga è una scuola pittorica caratterizzata in particolare dall'uso dei colori ad olio. Utilizzando questa tecnica i pittori misero a punto uno stile caratterizzato dalla minuziosità, dal diletto nella riproduzione di oggetti, dal naturalismo e dall'amore per il paesaggio.In epoca otto-novecentesca il Paese si mantiene all'avanguardia nelle arti figurative e architettoniche, con l'Art Nouveau (stile floreale, stile Liberty, arte nuova o arte moderna) di Horta e van de Velde, l'impressionismo di James Ensor; e in seguito con il magico surrealismo di Renè Magritte.
    archiettura belga

    LETTERATURA

    In ambito letterario la storia culturale del Belgio è segnata attraverso i secoli dal fenomeno del bilinguismo fiammingo-vallone. I maggiori autori del secolo scorso, il drammaturgo Maurice Maeterlinck (Premio Nobel per la Letteratura) e il romanziere Georges Simenon, scrivono in francese. D'altronde il Belgio presenta una importante tradizione anche dal punto di vista scolastico: le prime scuole comunali furono create nel periodo di fioritura delle città commerciali fiamminghe; e nel 1425 fu fondata la famosa Università cattolica di Lovanio, che divenne un centro culturale a cui affluivano studenti da tutta l'Europa. La persistenza di alcune caratteristiche originali permette di parlare di due letterature belghe: una di lingua francese e l'altra di lingua neerlandese (nella lingua più comunemente detta, meno esattamente, fiamminga).Molti Fiamminghi hanno scelto di scrivere in francese. Alcuni poi, come Philippe Marnix de Sainte-Aldegonde (1540-1598), scrissero nelle due lingue con grande perfezione. I mutamenti, che si riscontrano nelle due letterature anche in relazione a fatti storici (a cominciare, per l'età moderna, dall'indipendenza dei Belgi nel 1830), indicano affinità che non si possono sottovalutare, anche se, dalla prima alla seconda guerra mondiale, i dissidi fra le due comunità linguistiche non si sono ancora attenuati.

    MUSICA

    L'età aurea della musica in Belgio coincise con la fioritura della cosiddetta scuola fiamminga (1400-1550 ca.), che interessò una vasta unità storica comprendente anche l'Olanda e alcune parti della Francia settentrionale (Paesi Bassi). Quando tale unità si spezzò, in seguito alla conquista dell'indipendenza dalla Spagna (1579) da parte della Repubblica delle Province Unite (l'Olanda attuale), nei Paesi Bassi meridionale, rimasti sotto il dominio spagnolo, la vita musicale risentì della più generale decadenza politica ed economica. Essa rimase tuttavia intensa, sia nel campo della musica vocale sacra, dove predominarono ancora il repertorio e lo stile della grande scuola fiamminga fin verso la metà del sec. XVII (mentre si facevano sempre più sensibili gli influssi italiani e francesi), sia nel campo della musica strumentale, che ricevette nuovo impulso dall'immigrazione di compositori inglesi (in particolare J. Bull e P. Philips), costretti dalle persecuzioni contro i cattolici a lasciare il proprio Paese. Tra i più significativi autori di musiche per organo o clavicembalo furono P. Cornet, C. Guillet, A. Van den Kerckhoven. Anche nel sec. XVIII fiorì un'importante scuola clavicembalistica, molto influenzata da quella francese, con J. B. Loeillet, J. H. Fiocco e C. J. Van Helmont, autori anche di altra significativa musica strumentale. Alla tradizione musicale francese si ricollegarono anche i melodrammi di A. M. Grétry. Il legame con la Francia restò uno degli aspetti fondamentali della musica belga anche dopo il riconoscimento dell'indipendenza del Paese (1830), almeno per quanto riguarda i compositori valloni. Grazie a H. Vieuxtemps si formò a Liegi una scuola violinistica, poi continuata da E. Ysaÿe, e nella stessa città nacque C. Franck, la cui influenza sulla musica francese della fine del sec. XIX fu di notevole rilievo. Tra i suoi allievi fu G. Lekeu, prematuramente scomparso. Nel corso del sec. XIX sorse anche una scuola nazionale fiamminga, a opera di P. Benoit, che intendeva assumere un'intonazione popolare con le cantate di grande mole, caratterizzate da una robusta vena melodica e da un vigoroso realismo. Tale scuola, che opponeva al gusto dei Valloni, prevalentemente rivolto alla musica strumentale, una predilezione per il grande affresco corale delle cantate spesso a soggetto storico, fu proseguita da J. Blockx, E. Tinel e altri, fino quasi agli anni della seconda guerra mondiale. Solo la più giovane generazione fiamminga ha ripreso i contatti con le avanguardie europee. Tra i compositori belgi del sec. XIX vanno ricordati soprattutto J. Absil (1893-1974) e H. Pousseur (n. 1929), che è stato tra i protagonisti della Neue Musik negli anni di Darmstadt (avanguardia). Nel campo della storiografia musicale vanno ricordati alcuni insigni studiosi: F.-J. Fétis, F. A. Gevaert e C.-E.-H. de Coussemaker nel sec. XIX; C.-J.-E. van den Borren e Suzanne Clercx nel sec. XX.

    TEATRO

    Comune ai due gruppi etnici del Paese è, con le inevitabili varianti, una robusta tradizione di teatro popolare, le cui origini risalgono al Medioevo e le cui manifestazioni, in coincidenza con feste religiose, affiancano cortei di fedeli in appositi costumi alla rappresentazione di testi sovente antichissimi, come il Jeu de Saint-Evermar di Russon, che si ripete ininterrottamente ogni 1º maggio dal 969, o la famosa processione del Santo Sangue di Bruges. Diffuso in tutto il Belgio è anche il teatro dei fantocci, marionette o burattini, con repertori che vanno dal dramma sacro alla fiaba e dal romanzo cavalleresco alla narrativa d'appendice e con protagonisti comici, diversi per ogni località, che si esprimono nel dialetto del posto. Per quanto concerne il teatro colto, nelle province vallone le consuete forme del dramma medievale, sacro e profano, sfociarono nelle elaborate sacre rappresentazioni allestite alla corte dei duchi di Borgogna. Dal Seicento invece, fino alla rinascita drammatica del sec. XIX, fecero teatro solo le compagnie francesi in tournée o gli allievi dei collegi dei gesuiti: la Vallonia resta tuttavia, pur sviluppando anche un repertorio autonomo, tributaria della Francia, fornendo quadri e ricevendo opere e compagnie. A Parigi, per esempio, trovarono la loro consacrazione autori belgi come M. Maeterlinck, F. Crommelynck, M. de Ghelderode e F. Marceau e registi come R. Rouleau. Bruxelles, tuttavia, dispone dal 1782 di un teatro di prosa permanente, il Théâtre Royal du Parc, e dal 1945 è sede di un Teatro Nazionale, fondato da Jacques Huysmans. Nella regione fiamminga il teatro ebbe carattere edificante e didascalico fino al sec. XVI, con spettacoli presentati dalle Camere di Retorica, centri di attività letteraria e drammatica. Soltanto con il distacco dall'Olanda sorsero i primi teatri permanenti (a Gand nel 1847, ad Anversa nel 1853). Importante fu però soprattutto l'attività del Teatro Popolare Fiammingo, fondato nel 1919 da J. de Gruyter, che presentò notevoli messinscene del repertorio contemporaneo. La situazione rimase più o meno immutata sino alla fine degli anni Sessanta. Poi iniziò anche qui la contestazione del teatro ufficiale, rivolta contro la sclerosi delle principali istituzioni e la banalità dei repertori delle compagnie commerciali. Particolarmente significativo fu l'operato del gruppo Nuova Scena Internazionale, fondato nel 1973 ad Anversa, che, seguendo la lezione di Dario Fo, presentò in tendoni da circo spettacoli politicamente impegnati ma realizzati secondo tecniche della commedia dell'arte. Si devono infine ricordare, negli anni Ottanta, gli esperimenti di Jan Fabre, un artista visivo che agisce nell'ambito del teatro d'avanguardia.
    teatro belgo

    BANDIERA

    Consiste in tre bande verticali di uguali dimensioni. Partendo dall'asta i colori sono: nero, giallo e rosso.Le sue proporzioni inusuali (13:15) sono di origine sconosciuta. La bandiera civile ha invece le proporzioni (2:3) simili a quelle altri paesi.Il disegno verticale è basato sulla bandiera francese mentre i colori sono stati presi da quelli del Ducato di Brabante. La bandiera venne creata a Bruxelles da Édouard Ducpétiaux e Lucien Jottrand nell'agosto 1830[2] e adottata il 30 settembre, poco dopo l'ottenuta indipendenza dei Belgi dai Paesi Bassi. La bandiera ha giocato un ruolo importante durante le rivolte, dove i colori servivano come ricordo di una vecchia bandiera con bande orizzontali usata durante i precedenti moti del 1789.

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